martedì 19 gennaio 2010

visioni in cammino

dopo lungo peregrinare giunse in vista della città incantata: sorpresi, rapiti, furono i suoi occhi da tanta magia.
alberi imponenti con radici aeree immerse nel latte, strade illuminate da enormi lucciole meccaniche, e palazzi, torri e castelli che s'abbandonavano in un abbraccio dolce col cielo, senza stabilire confini...una città magnifica, dai contorni sfuocati...
si gettò, ansiosa, sulla strada che conduceva nel borgo, scapicollandosi sull'acciottolato, correndo ancora e ancora, malgrado continuasse ad inciampare sulla strada irregolare. d'improvviso s'accorse di avere la pelle tesa da un gelo che, però, pur tentando, non riusciva ad entrarle dentro, quasi un fuoco ardente, di serenità e fierezza, le scaldasse il sangue all'altezza del cuore...era, questa, una città di mocassini, pipe e cappelli, dove singoli, o coppie, o piccoli gruppi di uomini s'incamminavano sulla strada della propria esistenza, incuranti del mondo circostante; un mondo sereno, senza guerre, senza preoccupazioni....s'avviò, fiduciosa, per le strade, diretta unicamente ed inconsapevolmente a quella buca delle lettere.

I stand proud (and stubborn, of course...)

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