giovedì 5 novembre 2020

Col pennello sul vetro

Se prendi il sole
e lo sfumi,
s'arrossa l'orizzonte
di fuoco;

se prendi il rosso
e lo sfumi,
s'accendono i tetti 
d'ardore;

se prendi l'arancio
e lo sfumi,
[nei gialli, nei verdi]
s'acquieta il calore
d'ottobre;

se prendi il verde
e lo sfumi,
s'accorge il cielo
d'essere tale;

se prendi l'azzurro 
e lo sfumi,
si fa blu, notte,
d'un tratto, d'amore.

domenica 1 novembre 2020

venerdì 23 ottobre 2020

Se la vita avesse i capitoli

Se la vita avesse i capitoli - ci pensate, che bello?

Se la vita avesse i capitoli,
sapete quei periodi
difficili
quei periodi
io no, io non ce la faccio...
sapete quei periodi
lí?
Beh,
se la vita avesse i capitoli,
io
correrei subito
a spiare,
quante pagine ancora
quante devo resistere
prima di poter mollare.

Se la vita avesse i capitoli,
sapete quei periodi
dove lui, dove io, 
quei periodi pieni di
si, ma tu...
sapete quei periodi
lí?
Beh,
se la vita avesse i capitoli,
io 
correrei subito
a spiare,
ma alla fine
io, noi, lui, 
c'ha lasciati andare?

Se la vita avesse i capitoli,
sapete quei periodi
mamma mia ma
ma che capitolo
é mai questo???
sapete quei periodi
lí?
Beh,
se la vita avesse i capitoli,
io
li salterei subito
che tanto l'autore
mica lo verrá a sapere,
o non gli importa, o é morto,
o non esiste, vá a vedere.

Se la vita avesse i capitoli,
in quest'anno strano,
che sembra gigante
ma poi sará un nano,
in questa landa diversa,
che sembra uguale
ma mi ci son persa,
se la vita avesse i capitoli
questo capitolo
oggi, per me
s'intitolerebbe:

"Pelucchi." 


sabato 3 ottobre 2020

Esperanto

Penso spesso

che bello sarebbe

un mondo unito

da un linguaggio

universale.

Basterebbero

in fondo

che poche parole:

fame,

sete,

amore

testadicazzo.


venerdì 3 luglio 2020

Ipse dixit (18) - Cosí m’impétalo, che mi spensiero

Io sono dei vostri, alberi, sono dei vostri
animali eleganti, io sono dei vostri. Credetelo.
Sono dei vostri. Ci separa soltanto un fiato infantile,
ma lo so, lo so, sono io tutto quel
manto, sono io il tronco e lo storno e il
falco. Ci separa un niente, colore, capello,
piccolo piccolo nome: l’impianto del
respiro è solo apparente diverso.

Ci guarderemo fraternamente.
Io sarò migliore.
Larga come l’andare d’un fiume
grande, ci capiremo con l’albero e col seme,
capiremo l’insetto e la grandine.

Risplendiamo. Adesso.
Essere il mondo, voglio. Sentirmi
a casa nel cosmo. E le maree saranno
la strada del gonfio cuore. Sarà d’amore
se cresco. Se avanzo o calo. Sarà d’amore.
E luce voglio. Cosi m’impétalo, che mi spensiero,
che rido mentre corro, come la rondine,
mi moltiplico a stelo, gocciolo, mi biforco,
mi alzo e tramonto, mi slargo, mi infaldo,
divento cima e svetto, mi innevo e frano.

Tutto questo io voglio, dolcemente, perché
fuori dell’umano il dolore è uno sparo
minimo e la più gran parte è ridere,
mi pare, il grande canto.

Lo senti il firmamento? Com’è sereno!
Anche noi siamo dentro.

Abbiamo polverine nelle vene, antiche come il cielo,
sono disciolte nel sangue, hanno dentro
l’impronta d’un andare semplice e grande,
come le grandi sfere. Abbiamo sfere nel sangue,
cartine geografiche con strade d’argento
e vedute telescopiche fino ad
Aldebaran. Abbiamo Vega nel sangue
la stella prodigiosa, e istruzioni precise
per il viaggio per l’appontaggio
e coraggio abbastanza per ogni volo.

Mariangela Gualtieri, Fuoco centrale ed altre poesie per il teatro. 

venerdì 21 febbraio 2020

venerdì 3 gennaio 2020

Ipse dixit (17) - se l'anima non te li mette contro

Itaca / Konstantino Kavafis (1911)

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.

Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta;
più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti

Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.


traduzione di M. Dalmati e N. Risi