giovedì 31 marzo 2016

sabato 26 marzo 2016

L'album dei ricordi di tutti

E se anche i più grandi
son stati fanciulli,
per questa nostra storia
d'aria e castelli
c'è ancora speranza
nell'umiltà dello sguardo,
del gesto più pieno di chi
opera senza un traguardo.

sabato 19 marzo 2016

Elizabeth e Kitty

E poi in qualche modo viene fuori che, negli anni Sessanta, l'Air Force usasse, per studiare i principi di microgravità per i futuri astronauti...nientepopodimenoche gattini.

giovedì 17 marzo 2016

Lame (o anche Lamé, ma solo per chi mi vuole bene)

Immaginate la scena.
Kubrick alla regia.



La ripresa stretta sul turbinare cadenzato, ipnotico e regolare dell'oblò di una lavatrice.

Pausa.

La camera arretra, lentamente. La ripresa si allarga.
La scena include una persona (io), di spalle.
Seduta, composta, fissa, di fronte alla lavatrice.
Una tazza di tè in mano, fumante. Che non bevo.
I vestiti da corsa ancora addosso.
Lo sguardo immobile su quell'oblò.

Ferma, in attesa, sull'orlo del disastro.

martedì 15 marzo 2016

Io ballare non so

Qualunque cosa tu possa pensare, esprimere, inventare, è già stata ideata da altri prima di te.

L'anima mia,
è fiaccola
altera,
s'innalza
leggera,
contr'ogni
speranza
lei danza
in cerchi
perfetti
più larghi
poi stretti,
lei arde,
capisci,
lei
mi
lambisce
si nutre
vorace
della mia lingua
che tace.

E non è più
libera scelta
se, tra la mia pelle
divelta,
traspare
lei
volteggiare;
sono guscio
sul suo
altare.
S'espande
da ogni
poro,
in ogni
gesto
che ignoro
lei mi
possiede
nel corpo
che vivere
crede.

Fluisce,
intatta,
da queste
mie
dita,
lei che
detta legge
ai pensieri,
più chiari,
più neri,
fluisce
da queste
mie
dita
che sono
fiotti,
radici,
non più
umane
appendici,
fluisce.

Da queste
mie
dita.
E questa,
mi dicono,
è vita.

sabato 12 marzo 2016

I skipped a beat

La sensazione è sempre quella.
Di leggere storie, immaginare storie, sognare storie.
Di ascoltare musica, immaginare musica, sognare musica.
Di guardare nuovi mondi, immaginare nuovi mondi, sognare nuovi mondi.

E poi niente, in un batter d'occhio è di nuovo lunedì.
E sogno di prendere il caffè, rimando la sveglia, resto sotto le coperte. A sognare, solo un altro po'.

Ipse dixit (11)

Tu vai pazza per le parole, vero? Vero che vai pazza per le parole? Mi dai l’idea di essere una che va pazza per le parole. Nel senso che le prendi terribilmente sul serio, tipo come se fossero un bisturi o una motosega che rischia di tagliarti con la stessa facilità con cui taglia gli alberi.

da La scopa del sistema, David Foster Wallace

-tornerò a scrivere, giuro-

giovedì 10 marzo 2016

Ipse dixit (10)

Tutte le lettere d’amore sono ridicole.
Non sarebbero lettere d’amore se non fossero ridicole.
Anch’io ho scritto ai miei tempi lettere d’amore,
come le altre, ridicole.
Le lettere d’amore, se c’è l’amore,
devono essere ridicole.
Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto
lettere d’amore sono ridicoli.
Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo
senza accorgermene lettere d’amore ridicole.
La verità è che oggi sono i miei ricordi
di quelle lettere a essere ridicoli.
(Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli,
sono naturalmente ridicole).


Fernando Pessoa