rischio di implosione improvvisa. scoppio di eventi, ribollendo il sangue si riversa nello stomaco, chiede disperatamente una valvola di sfogo-i muscoli si tendono, ticchettano le dita impazzite sulla tastiera, non torno indietro no, stavolta non mi lascerò contenere-la mascella si serra, soffio parole a denti stretti.
non è rabbia, non è gioia è pura emozione: le vene esplodono, i polmoni collassano, il soffio diventa valanga-voglio scacciare ogni spirito per ricostruirmi da zero. le dita cercano corde che non trovano più, da accarezzare da mordere spezzare per assecondare questa baritonale metamorfosi dell'anima, non apro gli occhi no...il naso si arriccia potrei mordere sfogare così contagiare con la rabbia, le fauci si aprono...
....non-suono....
esecrabile tentativo di abbandonare la mia parte viscerale. e allora condannatemi. ero vulcano, ho vomitato emotività, ma ora sono roccia. i nervi bruciati mi concedono qualche istante di non-sensazione....
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