Mi appello a te
o grazia:
nota allo sguardo,
- d'oro, d'argento -
moto sinuoso
felice e armonioso;
nota all'udito,
- d'arpa, di piano -
carezzevole canto
di riso, di pianto;
nota al gusto,
sì dolce, sì ardito;
nota al tatto,
brivido infinito.
Mi appello a te,
o grazia,
sii tu la più forte,
strappa il buio
da queste porte,
solleva le tende
o brezza divina,
riempi le stanze
di gioia bambina,
conducila per mano
fuori da questo tempo
nero
con un soffio di vento
fermo,
leggero.
Un ritorno al passato o a un futuro che sia bello come il passato?
RispondiEliminaIn ogni caso, speriamo avvenga. Ma anzi, avverrà sicuamente :)
Moz-
Un ritorno a sperare nel futuro, che ultimamente sembra davvero cupo, a guardarsi intorno (o nei telegiornali)...
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