martedì 15 marzo 2016

Io ballare non so

Qualunque cosa tu possa pensare, esprimere, inventare, è già stata ideata da altri prima di te.

L'anima mia,
è fiaccola
altera,
s'innalza
leggera,
contr'ogni
speranza
lei danza
in cerchi
perfetti
più larghi
poi stretti,
lei arde,
capisci,
lei
mi
lambisce
si nutre
vorace
della mia lingua
che tace.

E non è più
libera scelta
se, tra la mia pelle
divelta,
traspare
lei
volteggiare;
sono guscio
sul suo
altare.
S'espande
da ogni
poro,
in ogni
gesto
che ignoro
lei mi
possiede
nel corpo
che vivere
crede.

Fluisce,
intatta,
da queste
mie
dita,
lei che
detta legge
ai pensieri,
più chiari,
più neri,
fluisce
da queste
mie
dita
che sono
fiotti,
radici,
non più
umane
appendici,
fluisce.

Da queste
mie
dita.
E questa,
mi dicono,
è vita.

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