Vorrei saper disegnare la penombra del tuo profilo, solleticato dalla fioca luce curiosa del mio dubbio.
Vorrei saper disegnare i chiaroscuri dei pensieri solitari, inerpicarsi su per la schiena mentre percorri sentieri alla ricerca di senso.
Vorrei saper disegnare le luci delle mie paure, stagliarsi contro la lama tagliente della ragione fredde, immobili, morte.
Vorrei un lapis appuntito, morbido, per dissecare e campire. Per profili e sfumature. Vorrei, per poterlo spezzare.
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