lunedì 17 dicembre 2018
Samovar - o anche: Perfetta la fiamma
attenta!
che fugge
veloce,
striscia
fugace
lungo pareti
di pece
il tempo,
unica rosa;
si sa
corre
ad attenderti
domani
tra i perché,
perché mai,
perché no.
Osservo
le volute del tè
che ho preparato
per te,
mi dissolvo
in spirale
ascendente...
In fondo
che importa
se
questo tempo
questo spazio
che importa
se
non tornerà
più
se
resterà unico,
uguale,
uguale
ad altre mille
volte
uniche
con te.
Perché dovrei
misurare,
centellinare,
lesinare
un tempo
già morto,
una strada
da farsi
tutta uguale,
sguardo fisso
al guardrail?
Alza la radio
un po',
sterza qui
un po',
fermati
con me
un po',
guarda
questo tramonto
ardente
di brace,
così unico,
uguale,
uguale
ad altre mille
volte
uniche
con te.
domenica 16 dicembre 2018
martedì 11 dicembre 2018
Ad occhi chiusi
Bellezza
sfugge
corre leggera,
balena
in un lampo
al calar della sera,
accende
le nubi
d'oro e di rame,
serpeggia
tra i vicoli
e le loro trame,
s'insinua
veloce
dentro un portone,
la vita
spiata
attraverso un balcone,
e travi
e scuri
e luci
e sussurri
e palpebre
e segreti
e sorrisi
azzurri
Bellezza
sfugge
corre leggera,
s'insegue
giocosa
agognata chimera.
domenica 18 novembre 2018
Yin e Yang
Che bene
che male
avete fatto
-fatto me-
diversa
ma uguale,
simile
ma originale,
insicura
di tutto,
certa
del dubbio,
innamorata
odiata
di tutto - per niente,
di niente - per tutto,
fronte alta,
sguardo basso,
sicuro incespica
il passo;
rido in salita
piango in discesa,
di sicuro forse
questa è la resa:
che bene
che male
avete fatto
-fatto me-
che non so nulla
ma questo so:
come voi, se vivo,
sopravviverò.
lunedì 5 novembre 2018
Pietra pomice
Bisogna esser spietati
cuore di pietra
mento fiero,
Bisogna essere spietati
sguardo di vetro
passo altero,
Bisogna essere spietati
null'altro
davvero,
per essere se stessi:
soffocare il cuore,
sopravvivere a tutto,
sopra-tutto al dolore.
lunedì 22 ottobre 2018
Versi oro nei campi
celeste,
labbra mordi,
cupo
(che paura che ansia
la speranza d'un ignoto
futuro );
tu
per me
versi oro nei campi,
mattino,
levità.
domenica 14 ottobre 2018
Sunrise on the desert
right from wrong,
I thought I knew
I was strong,
I thought I knew
it ain't to be long
but I'm trapped,
fucked,
wrecked,
cracked,
dazed
till new dawn
on nothing
of my own.
domenica 7 ottobre 2018
La principessa ha cent'anni (e una macchina rossa)
ogni 8 secondi,
dov'eri chi eri
non lo nascondi;
guarda davanti
ma non alla meta,
due metri alla volta
si conquista irrequieta;
guarda il fil rosso
blu ancora, poi rosso
non pensare a null'altro
questo è il paradosso.
Guardati indietro
ogni 8 secondi,
sfidati ancora
altrimenti sprofondi.
martedì 26 giugno 2018
Bellezza rifratta
Se il sole tramonta
sulle foglie
prima
che in cielo
Se intermittente
solo il lampo
riluce
della vostra fretta
Io saluto te
pallida, schietta:
"che passino pure",
altro ci aspetta.
Que sera, sera
Sul filo d'un Hertz
bordeggio interferenze;
laghi di rumore bianco,
muoviti o resta immobile!
Lo sciabordío non cambia.
Dove andrà la corrente?
sabato 31 marzo 2018
Pioggia e sole
le chiese,
dovesse darti
anni
di fuoco
e cannoni
quali versi
canteresti ancora?
Scriverei il boato,
lo scoppio,
del silenzio
il terrore,
se non su carta
incisi
a memoria
nel cuore.
martedì 20 marzo 2018
domenica 18 marzo 2018
Ipse dixit (14)
Rosemary non sapeva ancora che lo splendore è qualcosa nel cuore; quando l'avrebbe capito e si fosse fusa nella passione dell'universo, Dick avrebbe potuto prenderla senza domande e senza rimpianti.
- F.S. Fitzgerald, "Tenera è la notte", capitolo 15esimo
Calzette rosse
Cosa posso farci poi
se la tempesta
ha un blu che strappa
il cuore,
se il rosso
del fico d'india
centellina il succo
tra le spine?
Solo non smettere
non smettere mai
di guardare, di godere
fuori di me.
giovedì 1 marzo 2018
Croc
Che geli
di bianco
di rosso
splendore.
[Diverrà fango anche questo candore.
ma in fondo cos'è, se non un altro colore?
Finché avrò occhi,
finché avrò cuore...]
domenica 25 febbraio 2018
Il taglio del gelo
dalla danza convulsa
d'una foglia di vetro.
Rinchiudo gli occhi
in palpebre spesse
pesanti d'oblio.
Un passo nell'altro
il pensiero nel passo
cadenzato di dubbio.
Indovino il vento
dietro occhi di vetro
in ricordo del passo
sperando che cieca
a seppellire le foglie
giunga la neve.
sabato 10 febbraio 2018
Tram n.6
ginocchia forti
suole consunte,
graffi alle borse
borse agli occhi,
coriacea pazienza
stanca mitezza,
mistero di sguardi
sguardi perduti,
facciamo discorsi
restando sì muti.
In moto il pensiero
nel corpo mio immoto
pensiero di festa,
profumo di sera.
venerdì 9 febbraio 2018
Doppelgänger
bianchi
se non pensarci
nuvole azzurre?
Cosa fare di cieli
grigi
eleganti, raffinati
[capelli lunghi, passo svelto]?
Io inseguo
squarci
vermigli
tramonta pensieri
albeggia scompigli.
venerdì 2 febbraio 2018
Sporcarsi le dita
vedo
città dall'alto
sfumate di freddo
di notte
di lumi
sono qui che vedo
città
sfumare
e dita sporche
di mina.