cieli neri, cupi, in tempesta. creature orrende, angeli-demoni in volo, con ali di carne, spesse e pallide, come il resto del loro corpo spaventoso. urla così sottili, tremende, fendevano l'aria assieme ai fulmini, struggevano...ci costringevano a fermarci, piegarci, serrare occhi e orecchie, nella speranza di scacciare il male dal nostro mondo. fuga affannata, senso di opprimente terrore sfumate dalla capacità della mente di offuscare i ricordi peggiori...
ho spalancato gli occhi nell'oscurità, il primordiale istinto di urlare il tuo nome, quasi mi potessi sentire, per chiederti conforto, sostegno, in questa notte buia...(trattenevo stretta a me la tua promessa, alla fine sì, alla fine avrei potuto...)
eppure ero felice, serena, qualche istante prima: chiaro, dunque, come tutto non sia che un galleggiare sulle maree della sensazione...anche il velo più bello può celare l'immobile, persistente senso di morte...soffocante.
la paura, come al solito, spinge all'azione: ci sono un paio di cosette che, ora so, devo ancora mettere in chiaro; così, forse, i demoni spariranno.
decisamente, un week-end da vampiri....
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