sabato 5 giugno 2010
waterfall
un solo metro quadro, per noi, a sublimare il senso d'unione, la voglia  di contatto. i gesti goffi svanirono, tradotti in carezze e tocchi. il  mio sguardo nel tuo sguardo, il tuo sguardo nel mio sguardo, l'imbarazzo  gioioso di essere lì, per te. lasciai alle mani il compito di dirti ciò  che mai vocabolo potrà esprimere: ridisegnai te, su te, coincidenza  perfetta di linee e forme. ti inginocchiasti ai miei piedi, e non ebbi  il coraggio di guardarti baciare il mio ombelico: una cascata di brividi  mi inondò la schiena, mutandomi, al suo passaggio, in emozione pura, e  sciogliendomi ai tuoi piedi. ad ogni goccia che, lenta, scorreva sul mio  corpo, ho affidato il mio amore, affinchè giungesse alle tue labbra, ti  dissetasse: così ogni mia cellula potè, finalmente, baciarti.
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