stacca la spina.
vede danzare un essere esile e delicato su piste d'avorio bianche e nere...si compone l'immagine di un ritmo jazz. e una voce struggente intona la tristezza, nota profondissima e acuta, tagliente. ma non mia, non oggi...un refolo allegro penetra dalle finestre e spazza le ragnatele del mio-supposto- cervello. il neurone, felice, tira un sospiro di sollievo. impugno le parole crociate...
16 verticale: ostinata come un mulo, 8 lettere; te-star-da...
[beh, almeno la divisione in sillabe la so ancora fare :) ]
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