ho sempre pensato che ci fossero lettere più e lettere meno simpatiche.  la v, la c, per esempio, mi erano sempre state antipatiche. fino a un  minuto fa...
stimo e ammiro in silenzio, da riverente lontananza, la forza vitale così caparbia di chi è lì, sul limite, e danza...
molte volte, lo ammetto, ho cercato il contatto: essere però ignorata,  abbandonata nell'immobilità, rende il desiderabile semplicemente  inaccessibile, ammantandolo ancor più del suo irresistibile fascinare.  reazione naturale: contrazione di spazi interni ed esterni, a grado di  nocciolina, solido guscio autoprotettivo. regressione a stadio  cellulare, autoalimentazione-garanzia insomma di sopravvivenza  spirituale. stringersi, stringersi...conseguenza inevitabile: densità in  aumento, pensieri sempre più vorticosi che franano e infuriano come  uragano...ciò che mi attende è, infine, una qualche rinascita: luminosa  nova vitale, o insaziabile, insondabile, fagocitante nero vorticante.
...non guardate fisso, cercando la soluzione: inclinate la testa, e lei verrà da voi. cambiare prospettiva è indispensabile. 
 
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