Urlare
creare
sputare
sui muri.
Nessuno
parla piú
di
pace.
Come il seme
sperare,
non sapere,
ma sperare;
come il seme
cercare,
non sapere,
ma cercare;
come il seme
provare,
non sapere,
ma provare;
come il seme
spuntare,
non sapere,
ma spuntare;
come il seme
puntare in alto,
non sapere,
ma puntare.
Sperare
il sole,
trovare
il vero,
nudo,
fragile,
fiero.
"La poesia, cioé l'arte di cantare la bellezza e il terrore di essere al mondo, parteggia per la ricerca di nuovi modi di percepire noi stessi e gli altri. [...] Dobbiamo riprendere ad oscillare verso gli estremi, l'amore é grande umiltá e grande arroganza, vogliamo acciuffare in un abbraccio non tanto un corpo, ma la salute che dio perde strada facendo e che noi dobbiamo trovare per dare un senso alle nostre giornate.
[...]
Io non so cosa sia l'amore, so cosa sono le intimitá provvisorie. [...] A me sembra che ci sono parti di noi che in un certo senso sono sempre in amore e altre che sono sempre in fuga o sepolte e irreperibili. [...] E amare non é altro che incontrare e farsi incontrare. Poi puó essere per un'ora o per mezzo secolo, poco importa."
-Franco Arminio, L'infinito senza farci caso
Denti bianchi,
-come tasti
di pianoforte,
come l'avorio
che furono-
che sussurrano,
lievi,
-come i venti
della savana
che videro-
pensieri vibranti
- come corde
di chitarra,
acciao armonico,
temprato.
Schiena tesa
- come archetto
di viola-
delicata -come il brivido
che la percorre-
che spezza,
incordata,
- come i crini
sulla pianura
al galoppo-
il silenzio nero
- d'un quarto
di pausa
infinito,
rotondo.
A concerto
dentro me
pensieri
in mille lingue
diverse,
in cento toni
dissonanti,
in dieci tempi
armonici,
con un solo
maestro,
una
sola
bacchetta.